In fuga dal vento

Un vento inspiegabile e mortale sta distruggendo l’umanità; una catastrofe talmente rapida da trovare la scienza mondiale assolutamente incapace di qualsiasi contromisura.

In questo clima di disperata rassegnazione, si ode un tramestio provenire dalle scale di un anonimo condominio di una città di provincia. Alcune famiglie si stanno preparando a evacuare in tutta fretta. A guidarli, un meteorologo, un filosofo e un colonnello, anch’essi residenti nel palazzo, stimati dalla piccola comunità. La meta è un luogo sperduto del Sud d’Italia ritenuto sicuro, anche se abbandonato da molti anni e forse privo anche di acqua. I dubbi e i timori nei condomini sono forti. Che cosa portare, come organizzarsi, quali pericoli potrebbero incontrare lungo la strada? Come arrivare a destinazione? Come prevedere la vita futura? Andare o rimanere confidando in un miracolo?

Nella piccola comunità si accende la speranza di sopravvivere, animata anche dal sogno di un’umanità migliore e di una società capace di rinnovarsi e di scegliere valori diversi. Dopo un’accorata discussione, quasi l’intero condominio si mette in viaggio: nuclei familiari eterogenei per età, abitudini e condizioni sociali. Molti sono i chilometri che i conducenti dei veicoli, stracarichi fino all’inverosimile, dovranno percorrere lungo strade deserte, attraversate nel timore della morte e degli agguati.  Il tempo a disposizione è poco: 36 ore scarse prima dell’arrivo del vento nella zona da raggiungere.

Il tutto mentre, tra ostacoli di ogni genere, si snodano le storie personali dei fuggiaschi in un finale per niente scontato, ricco di colpi di scena e di imprevisti che si susseguiranno fino all’epilogo della storia che, proprio all’ultima pagina, svelerà retroscena assolutamente imprevisti.

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