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Recensione di “Lo straniero dal nome impossibile”

di Paola Ceccotti

Ho letto il libro di Catia Giaconi “Lo straniero dal nome impossibile” con molto interesse; anche per le mie radici castellinesi per parte di padre sono stata spinta verso vicende personali e di comunità di un luogo che mi appartiene.

Credo che la storia esprima tre caratteristiche narrative:

1. Romanzo personale e di introspezione; 2. Viaggio dell’eroe; 3. Letteratura di viaggio.

1. Per quanto riguarda il primo punto la scrittrice intraprende un viaggio dentro se stessa, alla scoperta del suo vero sentire verso la vicenda cardine della sua vita, la relazione con il padre, fino a quel momento mai conosciuto, eppure così determinante per la sua assenza.

2. Il secondo punto credo sia rappresentato dalla sfida che il personaggio narrante intraprende lasciando la consuetudine della vita abitudinaria, sulla spinta di una forza che le fa scavalcare dubbi, resistenze, ostacoli, dirigendosi verso l’ignoto. Il mutamento che si genera dopo il viaggio dell’eroe, anzi dell’eroina in questo caso, è radicale e muta la sua esistenza, con arricchimento e maggiore consapevolezza di sé e una elaborazione del sentimento dell’assenza del padre fino a quel momento nutrito

3. Il terzo punto dà risalto alla abilità della scrittrice di raccontare luoghi e personaggi di mondi lontani e tanto diversi tra loro, tentando anche di carpire da atteggiamenti, comportamenti abitudini e modi di vita lontani dalle nostre tracciando anche immagini di paesaggi fantastici.

Paola Ceccotti

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